Comuni
Comune di Craco
Cenni Storici
Oggi è disabitato, ma estremamente suggestiva è la visita a questo borgo (m 391), pieno di stratificazioni storiche. La visione che lo inquadra, alto sullo spartiacque tra le valli dei fiumi Agri e Salandrella-Cavone, evidenzia, al sommo della rupe, il castello e un gruppo di case aggrappate alla roccia, dietro ai quali si snodano vicoli, scale e piazzette, a servire case lesionate, cantine, negozi. Senza anima viva, ma con ampi squarci panoramici. Fu una frana nel 1963 -ultima di una serie di smottamenti iniziati a fine xix secolo -a provocare danni irreparabili e a spostare a valle, in contrada Peschiera (m 85) dove è la sede del Comune, gli abitanti (782), che avevano occupato la soprastante rupe nel medioevo. In quei secoli Craco - noto nel catalogo dei baroni (1188) come " Graculum" era fiorente. Si segnalò, durante la Repubblica partenopea, per l'adesione dei suoi abitanti alle idee liberali, qui duramente represse dai Borbone, e, nel 1862, per le vessazioni dei briganti: una ventina dei quali vennero fucilati a scopo dimostrativo davanti alla chiesa di S. Vincenzo, in quanto i notabili non si erano ribellati alle loro incursioni.
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