Comune di San Mauro Forte

Cenni Storici

Splendidi uliveti millenari circondano il paese (m 540, ab. 1843), in posizione panoramica su un colle a dominio della valle dove confluiscono vari rami del torrente Salandrella. Le due parti del toponimo hanno altrettante, diverse origini: San Mauro si riferisce a un cenobio benedettino, documentato dall'xi secolo; Forte fu aggiunto perché gli abitanti ebbero la forza di respingere una banda di briganti che infestava la zona. Grotte nei dintorni hanno restituito reperti litici e fittili dell'Eneolitico, i quali, assieme alla villa romana individuata sul monte di Mella, attestano un'antica frequentazione. I primi documenti scritti sono del 1060 e nel secolo successivo è testimoniato un insediamento attorno al castello, di cui oggi resta solo, in piazza Caduti, una robusta torre. Dal 1278 segue le sorti della contea di Montescaglioso, per passare poi di feudatario in feudatario, finché nel 1751 tornò al demanio regio. Contrariamente ai paesi montani, qui si segnalano non solo i complessi monastici e conventuali, ma anche l'edilizia laica, testimonianza di un ceto borghese attivo e ricco; molti dei palazzi del centro furono infatti innalzati tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del successivo (si notino, oltre ai palazzi Lauria e Arcieri, il palazzo Scalese in vico Lauria N. 2 e il palazzo Acquaviva in via Marsilio N. 49). La chiesa Madre, dedicata a S. Maria Assunta, è ricostruzione barocca di un luogo di culto fondato nel medioevo e già ristrutturato nel '500. La chiesa dell'Annunziata, attigua al quattrocentesco monastero dei Francescani nella parte alta del paese, ha un bel portale cinquecentesco con stemmi sulle paraste; sull'altare maggiore interno, l'Annunciazione e i SS. Francesco e Lorenzo furono realizzati da Costantino e Antonio Stabile, cui si deve anche l'Eterno sulla parete destra.

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