Comune di Scanzano Jonico

Cenni Storici

E l'ultimo comune (m 21, ab. 6711) creato in provincia di Matera a seguito della riforma fondiaria (fu frazione di Montalbano Jonico sino al 1974), ed è nato attorno aun casale appartenuto al monastero dei Ss. Elia e Anastasio di Carbone. Ma il ritrovamento, in contrada Termitito poco lontano dal centro, di reperti archeologici databili fra il XIII e I' XI secolo a.C. - e rapportati agli sbarchi di micenei -attesta una frequentazione in epoca antica: opere di bonifica e appoderamento furono condotte già dai greci. mentre la decadenza ebbe inizio con " , i romani e con lo sviluppo del latifondo. E se la torre di avvistamento sulla spiaggia è opera difensiva aragonese, bisogna aspettare il XIX secolo per assistere alla ripresa delle bonifiche, potenziate negli anni '50 del secolo successivo tramite I'assegnazione di poderi in cui vengono prodotti agrumi, tabacco, ortaggi vari. Di antico resta, in centro, il Palazzo bare naie detto il Palazzaccio, riedificato sul sito del casale medievale del quale venne salvata la sola chiesa (l'ingresso dal cortile interno è segnato da un bel portale in carparo, con l'Annunciazione, di fine xvi secolo); sovrastato da una torre merlata, alla sua ombra si dispongono le casette a schiera dove abitavano i coloni, un tempo tutti alle dipendenze del feudatario. Si lascia Scanzano Jonico in direzione sud-ovest lungo la statale 106 e, scavalcato il fiume Agri, ecco (km 4) Policoro, a sud-ovest del quale si stende la Riserva naturale Bosco Pantano di Policoro. Una viabilità minore piega verso l'interno, raggiungendo (km 15) la chiesa di S. Maria d'Anglona, poi (km 8.5) Tursi, che dista 17.5 km da Colobraro. Solo 13 km - ma assai tortuosi - la separano da Valsinni, da dove si costeggia la sponda destra del fiume Sinni per km 8.5, inerpicandosi poi a Rotondella ( Km 6.5) e Nova Siri (km 6.5), la cui espansione a mare - a km 10.5 -è l'ultimo lembo del territorio materano prima della Calabria.

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