Comune di Ferrandina

Cenni Storici

Un particolare tipo di ulivo (la ' maiatica '), i cui frutti danno un olio doc ma sono adatti anche all'essiccazione, circonda l'abitato (m 497, ab. 9187), di cui gli scavi archeologici hanno documentato un passato sconosciuto. Infatti tali indagini hanno scoperto un insediamento, prospero dall'età del Ferro fino al iv secolo a.C., proprio sotto l'attuale nucleo urbano, che la storia dice essere stato fondato a fine '400. Ferrandina fu infatti creata da Federico d9 Aragona, che le conferì il nome del padre (re Ferrante) e che la popolò con gli abitanti della vicina Uggiano, distrutta dal terremoto nel 1456; la dichiarò città, vi costruì il castello, la cinse di mura scandite da torri (la cinta è ancora individuabile nel tessuto urbano) e la dotò di un buon patrimonio. Lo sviluppo urbano interessò nel '500 un'area piuttosto pianeggiante intorno alla chiesa Madre, occupata sia da costruzioni civili (palazzi S. Mauro, Cantorio, Scorpione) sia da monasteri (S. Chiara e S. Domenico); questo perché la popolazione era in continuo incremento, arrivandosi a contare nel 1755 ben 908 fuochi. Fu l'attività agricolo-pastorale a permettere ciò, assieme al particolare tipo di stoffa di lana e di cotone che le donne filavano e tessevano: la 'felandina', apprezzata per la qualità nel regno sofdi Napoli. Vanto del paese è l'aver dato i natali a Domenico Ridola.

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