Comuni
Comune di Grottole
Cenni Storici
Ha origine antica il borgo (m 482, ab. 2462), alto su una collina su cui domina la cupola della cosiddetta Chiesa caduta (in realtà luogo di culto settecentesco mai ultimato), e lo documenta il fatto che il toponimo derivi dal latino " Criptula" , ricordare le numerose grotticelle preistoriche tuttora visibili alla base del paese. Fu possesso dei longobardi fino al Mille e poi di numerosi signori. Dà ancora fama all'abitato la produzione di terraglie rustiche di uso comune, cotte in forni ipogei a fiamma libera. All'ingresso del paese si incontra la chiesa di S. Rocco, già S. Maria la Grotta e risalente al XVI secolo; nell'interno a tre navate, la 3' campata della navata destra è ornata da rilievi in stucco (Scene bibliche) secenteschi; l'altare maggiore accoglie il polittico su tela (Le opere di misericordia) di Pietro Antonio Ferro; al centro, scultura della Madonna col Bambino del XN secolo. Una stradella alle spalle di S. Rocco conduce al Castello di fondazione longobarda, nel quale lo stemma dei Sanseverino di Bisignano ricorda gli ultimi dei tanti feudatari avvicendatisi. Scendendo per corso Umberto si giunge al cuore del Paese, la Piazza Vittoria. Una salita a destra porta a largo Papa Giovanni XXIII e alla chiesa Madre. dedicata a S. Maria Maggiore a fine '600; nell'interno, la 3' campata destra è ornata da un dossale ligneo dorato con sculture del CVII secolo. Si vede anche I'Apoteosi del Rosario di Carlo Sellito, mentre la Madonna col Bambino, in pietra, forse di Aurelio Persio, è in deposito presso la Soprintendenza ai Beni artistici e storici di Matera. Sino a pochi anni fa si portava anche una scrofa con i maialini nei pressi della chiesa di S Pietro, risalente al XVII secolo e posta in piazza della Resistenza: il primo maialino che vi entrava diventava Antonino, il porco di S. Antuono; poi, privato di coda e orecchie, veniva allevato per strada da tutto il paese e, una volta ingrassato, era venduto all'asta a beneficio della chiesa stessa. Grande devozione è tributata a S. Antuono, protettore degli animali domestici. La chiesa a lui dedicata è nella parte più alta del Bosco di Fosso Magno e li si svolge, la prima domenica di maggio, la festa in suo onore. Un tempo i devoti, giunti a piedi o a dorso di mulo, facevano tre gin intorno al luogo di culto, dando poi avvio a una rissa tra grottolesi e grassanesi per assegnare il privilegio di portare il santo in processione.
Notizie
Film :
nel 2006, " Mille anni che sto qui" , di Mariolina Venezia, saga appassionante, incentrata Sulle vicende quotidiane di una famiglia di Grottole dall'Unità d'Italia alla caduta del muro di Berlino: un romanzo, già tradotto in cinque lingue, capace di far rivivere un autentico 'pezzo' di Basilicata, divertendo, commuovendo e affrontando temi di portata universale.
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