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Comune di Irsina
Cenni Storici
Il nome del centro (m 548, ab. 5322) fu Montepeloso sino al 1895, quando si volle recuperare l'antico toponimo, riecheggiante un centro indigeno, enotrio e lucano in contatto coi coloni greci (lo attestano suppellettili prodotte in loco secondo schemi d'importazione). Le vicende storiche più importanti si collocano nel Medioevo, dopo la distruzione da parte dei saraceni nel 988: per la posizione nei pressi del confine tra ducato di Salerno e terre pugliesi, vide nel 1041 uno scontro tra normanni e bizantini; nel 1123, papa Callisto I1 elevò l'abitato a sede episcopale. Nel 1133, a seguito dell'adesione alla rivolta dei baroni pugliesi, la cittadina venne rasa al suolo, per essere ricostruita subito dopo, con nuove mura e un castello di cui resta traccia nella cripta della chiesa di S. Francesco. Pervenne nel 1347 ai Del Balzo (sotto i quali viene eretto il succitato luogo di culto), nel 1586 ai Grimaldi e ai Riario nel 1664, secolo nel quale inizia la costruzione di nuove residenze padronali; intervento di rilievo, nel '700, fu la riedificazione della Cattedrale. Protettrice di Irsina è S. Eufemia, festeggiata il 15 settembre. Si narra che ne11'800 le donne non costrette a lavorare nei campi uscissero solo in occasione di tale ricorrenza; e tutti le riconoscevano, perché mostravano di non essere abituate a camminare a lungo.
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