Comuni
Comune di Montescaglioso
Cenni Storici
All'epoca in cui i Greci si insediarono a Metaponto, l'abitato (m 352, ab. 10 123) aveva già una sua vita (l'origine si fa risalire intorno al 1000 a.C.) e una sua civiltà. Lo testimoniano i ritrovamenti archeologici fatti nella zona dell'abbazia, dove, oltre a tombe con relativi corredi funebri datate al pieno i~ secolo a.C., sono state ritrovate fornaci, testimonianza dell'esistenza di una notevole produzione fittile (soprattutto vasi). Come pure nel territorio comunale, da dove proviene l'importantissima statua di Aiace Telamone oggi al Museo nazionale di Reggio di Calabria. L'abitato, conquistato dai normanni nel 1053, divenne capocontea del feudo assegnato ai Maccabeo e poi agli Altavilla che favorirono la crescita e lo splendore dell'abbazia; dall'epoca angioina al 1806 fu invece un susseguirsi di famiglie feudatarie. Nacquero qui, nel xvi secolo, gli scultori Altobello e Aurelio Persio.
Da Visitare
Abbazia di S. Michele Arcangelo
Sebbene la tradizione voglia che una comunità di monaci basiliani abbracciasse qui la regola benedettina sin dal 537, le prime notizie documentate sul complesso religioso risalgono ai lasciti ricevuti dai normanni. Sul finire dell'xi secolo il cenobio micaelico si trovava nella parte estrema dell'abitato e fu Federico Il a sancire nel 1222 i privilegi assegnati all'abbazia. Decaduta nel tardo medioevo, venne completamente ricostruita a partire dal 1484 e conobbe un secondo periodo di fioritura sino al 1784 quando, in contrasto con il feudatario, i monaci si trasferirono a Lecce. Questo spiega sia perché della costruzione antica rimangano pochissime tracce (due bifore nella Sala capitolare e le modanature del basamento del campanile), sia l'aspetto attuale del complesso - di cui si sta terminando il restauro- che si distribuisce su due livelli: il piano terra era adibito a refettorio e servizi, ed era collegato alla chiesa; il primo piano era occupato dalla Biblioteca, dall'infermeria, dalla foresteria, dall'appartamento dell'abate e dalle celle dei religiosi. I due chiostri (XV-XVI secolo) mostrano un'interessante iconografia d'ispirazione tardo medievale con Figure e decorazioni allegoriche; quello orientale, il più antico, ha un pozzo scolpito in un unico blocco litico. Attribuiti a Girolamo Todisco sono gli affreschi (S. Michele. Tobiolo e l'angelo, S. Benedetto e S. Scolastica, 1632) nelle lunette. Nei locali del primo chiostro si trovano il Museo d'Arte contadina e la Collezione etnografica già nel convento di S. Francesco. Accolgono interessanti attrezzi e suppellettili del mondo contadino, documenti di religiosità popolare e di antichi mestieri. La Biblioteca conserva un ciclo di dipinti*, che richiamano la cultura tardo manierista, databile intorno ai primi decenni del mi secolo e attribuibile a Girolamo Todisco o alla sua bottega; esso raffigura santi, filosofi e figure allegoriche. e documenta di una committenza molto colta in quanto le raffigurazioni sono in un linguaggio simbolico alchemico. Vi si riconoscono: l'Incoronazione della Vergine, raffigurata al centro della parete est tra i SS. Domenico e Francesco: sulla parete opposta i SS. Benedetto e Scolastica, nell'angolo contiguo alla parete su cui sono dipinti Aristotele, Platone, Diogene, Pitagora e Arpocrate; seguono otto emblemi con raffigurazione ermetica e le Virtù cardinali e teologali, tra le quali è l'Arcangelo Michele. Nella Sala capitolare sono dipinti, ancora tardo manieristi, della Crocifissione e di Abati e benefattori del monastero. La chiesa dell'abbazia, ricostruita nel '500 sostituendo le navate laterali con quattro cappelle per lato, deve alla ristrutturazione del '700 il partito decorativo a stucchi. Porta S. Angelo, che si apre su piazza dell'Abbazia, dà accesso a una zona di cantine scavate nel tufo spesso a notevole profondità (quella del Marchese risale al XVII secolo) e molte ancora in uso.
Eventi
La Processione del Venerdì Santo
Dura otto ore ed è aperta dai 'mamuni', crociferi incappucciati,coronati di spine e con al collo grosse funi.
Personaggi
Altobello Persio
1507. A Montescaglioso vede la luce Altobello Persio, il membro più famoso e prolifico dell'omonima famiglia di scultori che operò ampiamente in tutto il Materano. Pochi anni dopo (1524) verrà consacrata, nella Cattedrale di Acerenza, la cappella Ferrillo.
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diMontescaglioso
Agriturismi nel Comune di Montescaglioso Tot: (1) -
Ristoranti nel Comune di Montescaglioso Tot: (2) -
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Montescaglioso (Comune) -
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